Tanti i momenti ricchi di contenuti della due giorni di Ortoforte. Dal “mercato della terra” con la partecipazione di aziende agricole, comitati di tutela della biodiversità, agricoltori e allevatori custodi, ai due forum sul tema “Cibo e comunità”. Coordinati da Andrea Luxoro del Polo della lingua tabarchina di Carloforte, hanno visto la partecipazione per il comune di Carloforte del sindaco Stefano Rombi e della vice sindaca Elisabetta Di Bernardo, per Laore Sardegna di Tonino Costa e Francesco Sanna; e poi Daniela Spano di Agris Sardegna, Valentina Mereu del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, Antonella Angioni Presidente Slow Food Cagliari e Aide Esu del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Cagliari; Maria Concetta Larocca Presidente dell’Associazione Donne in campo della C.I.A. in Basilicata, Fabio Costantini agricoltore di San Massimo di Rapallo.

Al centro degli interventi i temi dell’agro ecologia, della sostenibilità legata al cibo, dell’educazione alimentare, oltre che i principi della costituenda Comunità di cibo.

Ultime ma non ultime le cene esperienziali. Gli chef di Carloforte Secondo Borghero, Gianni Pellerano, Antonello Pomata e Cristiano Rosso hanno creato interi menù costituiti da piatti in ognuno dei quali spiccavano – insieme ai prodotti del mare - i prodotti agro-biodiversi del territorio: la Cipolla di San Giovanni Suergiu e della Marmilla, la Facussa di Carloforte, le Lenticchie nere di Calasetta, i Ceci di Musei, la farina di Mais bianco di Fluminimaggiore, la ricotta di Pecora nera di Arbus; a sottolineare il ruolo fondamentale che la ristorazione può avere nella valorizzazione delle agro biodiversità, che sono espressione di valori storici, culturali e identitari dei territori che le esprimono.

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