Mandorlo Cossu frutto sgusciato

Mandorlo Cossu

Sull’origine del nome di questa varietà non vi è ancora certezza. Il nome Cossu viene utilizzato oltre che per la mandorla anche per altre specie tra cui una varietà di grano tenero. Secondo alcune teorie in quel caso la parola “Cossu” significherebbe “corso – proveniente dalla Corsica”. Tuttavia, Agabbio (1979) ritiene che Cossu derivi da un cognome e che l’introduzione sia collegata a colui il quale selezionò originariamente la varietà.

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Regno: Vegetale

Famiglia: Rosaceae

Genere: Prunus

Specie: Prunus amygdalus Batsch. v

Area di origine: Quartu S. Elena e areali frutticoli della Sardegna

Rischio di estinzione e/o erosione genetica: Si

Agricoltori custodi: Guaraglia Alessandro | Società agricola Agave | Carta Graziano ... Vedi tutti

La varietà "Cossu" sembrerebbe essere stata isolata dai fratelli Cossu nel Comune di Quartu Sant'Elena, ma è oggi presente in altre zone, talvolta molto distanti dal centro di origine.


La cv viene citata ne L’agricoltura sarda del 1956 come in via di diffusione: «Attualmente si stanno diffondendo nel Campidano di Cagliari altre varietà fra cui quelle denominate Cossu e Vargiu […]». Qualche anno dopo, nel 1959, viene citata da Antonio Milella in un articolo della Rivista di ortoflorofrutticoltura italiana tra le cv maggiormente coltivate nel territorio di Quartu Sant'Elena. 

Albero di media-elevata vigoria, ramificato a portamento espanso e mediamente produttivo, fruttifica sui mazzetti di maggio ove presenta le gemme a fiore. E’ presente colorazione antocianica dell’apice dei germogli sui rami di un anno che sono ad intensità della colorazione antocianica debole.


Le foglie di dimensione lunga e larga, hanno lunghezza picciolo media e sono di colore verde chiaro, presentano una o due glandole fogliari.


L’epoca di fioritura è intermedia. Il colore predominante del fiore è bianco, sono presenti pochi fiori doppi nelle gemme. Varietà autofertile, presenta 1-2 pistilli.


L’epoca di maturazione per la raccolta è intermedia-tardiva; il frutto è di dimensione media, di forma ovata, di difficile raccolta, a difficile separazione del mallo. Il guscio si presenta chiaro ad intensità di colore media, con incisioni del guscio (pori) da scarse a moderate (da scarsamente a moderatamente poroso), duro e con valve del guscio saldamente chiuse, con dimensione della mandorla piccola e di forma ellittica. Il colore del tegumento è marrone scuro.


Di sapore dolce, con media percentuale di semi doppi (10%) e resa in sgusciato pari al 25%. Presenta scarsa sensibilità alla monilia (Monilinia fructigena).

Nel complesso varietà autocompatibile, di media produttività, interessante per la scarsa percentuale di semi doppi e l’elevata resa in sgusciato; utilizzata dall’industria dolciaria per la macinazione, potrebbe essere utilizzata anche come mandorla intera grazie alle buone caratteristiche di forma e pezzatura.

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